di Cesira Sinibaldi La sabbia incominciava a scottare forte e lui, a piedi nudi, cercò di camminare sulla battigia, entrando appena e poi uscendo dalle calde acque limpide, varcando ogni pochi passi il confine tra la terra e l’oceano segnato da un sottile filo di schiuma bianca. Là, oltre quel filo, all’altra estremità e dopo … Leggi tutto
Anni Sessanta e dintorni. Bastava poco, ma quel poco rasentava la felicità. di Cesira Si può ripartire con “mi ricordo”? Si può, certo, dipende. Mi ricordo un tempo in cui il capodanno era festa di giorno. La sera precedente, il 31, zuppa di verdure, baccalà fritto, buona fine buon principio e a nanna. Arrivarono i … Leggi tutto
Con gli occhi di un bambino di Lucio Raineri Avevo cinque anni e vivevo con la mia famiglia in una grande villa ottocentesca , in cima ad una collina boscosa , alla periferia di Serravalle Scrivia. Si era fuggiti precipitosamente, una mattina, da Genova dopo un bombardamento. Ricordo i lampi di luce nel buio del … Leggi tutto
di Cesira Ci arrivammo nelle prime ore di un pomeriggio caldo di giugno: strade semideserte e locali vuoti ad accoglierci, cosa assai rara per un borgo provenzale in estate. Mi avevano incuriosito, durante i tornanti che conducono al centro del borgo, le lunghe mura antiche lavorate con certosina pazienza e arte assemblate, pietra si pietra, … Leggi tutto
di Cesira Insegnavo a Lecce nei Marsi, quell’anno, in una scuoletta accogliente al centro del paese, dove tuttora è. Avevo una classe vivace, un po’ birbante, giusto come i ragazzi devono essere a quell’età, curiosi di ogni argomento che si trattava e molto interessati alla lettura del quotidiano. Quella mattina arrivai con i giornali freschi … Leggi tutto
P. Suskind « Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non potevano sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo è fratello del respiro. Con esso penetrava gli uomini, a esso non potevano resistere, se volevano vivere. E il profumo scendeva … Leggi tutto
di Cesira Manco è finito Er nome de la rosa Ch’eccote pronta n’andra brutta cosa… ma come, n’eri pieno de progetti nun te chiamavi tu Giggi Projetti? Già tenevamo le cervella e er core piene de voci mute de parole… quann’ecco che t’arriva er tuo vocione come ‘nrimbombo, come na canzone. Cantavi er motivetto che … Leggi tutto
Un rito forse unico, nel suo genere, nella Marsica di Cesira Il matrimonio, secondo l’usanza gioiese più antica, si svolgeva nel pieno rispetto della tradizione che, come da testimonianza orale, abbiamo ricostruito in ogni sequenza. Per comodità diamo un nome agli sposi: Giovanni e Angelarosa. Parere dei parenti I genitori di Giovanni si recavano presso … Leggi tutto
Parma al profumo di tiglio di Cesira Calda caldissima giornata di giugno. Ma passarci di fianco e non entrarci è impossibile. Il grande viale alberato da cui puoi accedere verso tutte le strade del centro è l’unico luogo possibile di sosta. Non faccio in tempo ad aprire la portiera del camper che un profumo … Leggi tutto
“Il silenzio, spesso, è l’unico vero atto linguistico”. (cit.) Il recinto del silenzio. di Cesira Un tonfo sordo accelerò, all’improvviso, i battiti del suo cuore già stanco … gote rosse, fischi nelle orecchie, accelerazione…. accelerazione.. Angelina, ormai Angy per tutti, famiglia compresa, accostò l’auto al margine della strada che la portava al Big Market di … Leggi tutto